Danza
COMPAGNIA EGRIBIANCODANZA
PROMETEO: oltre il fuoco
Ecco dunque completata la trilogia della civiltà ideata da Raphael Bianco: “Orlando”, “Faust”, “Prometeo”, con questo programma dedicato al vessillifero della libertà donata agli umani a prezzo della propria vita. Sul tema di Prometeo si sono impegnati, con altrettante novità assolute, quattro coreografi, convenuti da quattro angoli del mondo: Patricia Apergi dalla Grecia (Prometheus and the rebels of today), Salvatore Romania dalla Sicilia (Prometeo), Marco Chenevier dalla Val d’Aosta (Le labbra di Prometeo) e il nostro coreografo residente, Raphael Bianco, che ha riservato per sé un breve tassello ispirato ad un personaggio femminile, (Steel orchid), quella Aung San Suu Kyi che senza armi né violenze ha portato la democrazia al suo tormentato Paese, pagandone lo scotto con 15 anni di dura prigione, a cui non l’ha sottratta neppure l’attribuzione del Nobel per la pace. Ne è scaturito un fiotto di creazioni, di caso in caso, passionali, provocatorie, ragionate, controverse, che ogni coreografo ha realizzato con piena autonomia di forma e contenuto, nell’esecuzione dei nostri partecipi artisti-danzatori.
COREOGRAFIA Patricia Apergi
ASSISTENTE ALLA COREOGRAFIA Georgitsopoulou Eva
MUSICHE Gravitysays_i LUCI Enzo Galia / COSTUMI Born in Berlin
Ispirata al mito di Prometeo, quest'opera ha come tema centrale il sacrificio che si sintetizza su temi di politica contemporanea e di poesia. Ha origine da radici mitologiche, ma danza su necessità e preoccupazioni contemporanee. Chi sono i ribelli di oggi? Quando un'azione ci rende eroi? Dove è nascosta la speranza? Qual è il prezzo da pagare per sognare, dare o condividere? Come posso trasformare un atto di generosità in un futuro migliore? La narrazione del noto poema si trasforma in un tema vitale per la stabilità della democrazia. Il fuoco è il simbolo. Il calore è l'obiettivo. La scelta è l'arma. Gli strumenti della composizione passano attraverso un'atmosfera densa di contrasti, calma, violenza e ripetizione. La storia è frammentata. Rinata dalla memoria collettiva, come una nostra eredità culturale. Parla per scelte, visioni e sogni. Riflette l'ideale. Rifiuta il sé e costruisce la poetica.
Il fuoco liberato
COREOGRAFIA Raphael Bianco
ASSISTENTE ALLA COREOGRAFIA Elena Rolla
MUSICHE György Kurtág / LUCI Enzo Galia / COSTUMI Raphael Bianco e Melissa Boltri“
Ho voluto condividere, con alcuni colleghi che stimo, una riflessione sul mito di Prometeo , in questo terzo e ultimo capitolo del mio progetto Trilogia della Civiltà (che già ha visto esplorati i personaggi di Orlando e Faust). Per quanto mi riguarda molte sono le domande e i pensieri. Chi è Prometeo oggi, qual è il peso della scelta di ribellarsi mettendo a repentaglio la propria vita e quella di chi ci sta vicino, immolarsi per una causa è già una vittoria? Voglio riflettere sul percorso di una scelta di ribellione sino al suo esito più estremo, non tanto per descriverne la realtà della superficie, ma per scandagliare in profondità i misteriosi, contrastanti e irreversibili moti dell’anima di chi offre la propria vita per liberare la collettività. Molti sono i personaggi che incarnano il Prometeo moderno, da Gandhi a Martin Luther King, ma per questo lavoro mi ha ispirato una donna: Aung San Suu Kyi, leader birmana per la resistenza non violenta contro il regime militare che opprimeva il suo paese e il cui soprannome è: Steel orchid– orchidea d’acciaio. Prometeo è un corpo di donna che si fa canto, un mantra per la libertà, sussurrato e declinato con passione, leggerezza e ferma determinazione. Il fuoco non è rubato ma liberato contro ogni forma di oppressione: in nome della civiltà, della pace e della giustizia”. (Raphael Bianco)
COREOGRAFIA Salvatore Romania
ASSISTENTE ALLA COREOGRAFIA Laura Odierna
MUSICHE Trigg & Gustet / LUCI Enzo Galia / COSTUMI Born in Berlin
I miti dell’antichità hanno e sempre avranno qualcosa da insegnare, anche all’uomo della post-modernità. Forse o soprattutto all’uomo della post-modernità, smarrito in uno spazio infinito dove labirinti di immagini, messaggi, stimoli, spot pubblicitari e merci da acquistare come imperativi assoluti si avvicendano senza sosta, lasciandolo spesso confuso e alla ricerca di una identità forte e solida, di una strada certa da seguire. Come Zeus nel racconto mitico, oggi, il potere decisionale, finanziario ed economico, vuol togliere il fuoco agli uomini condannandoli ad una sorte di caduta verso l’animalità. l’individuo totalmente annichilito, flagellato dai proprie paure, sembra smarrito come un naufrago disperso nel grande mare globale. Esso necessita, forse, di un nuovo umanesimo, di un risveglio, di un rinnovato fervore che lo motivi consapevolmente della posizione privilegiata dell'uomo nel mondo della natura.
INTERO: SETTORE UNICO € 20
OVER 65: SETTORE UNICO € 18
RIDOTTO ABBONATI: SETTORE UNICO € 17.50
UNDER 26: SETTORE UNICO € 16