Codeduomo, EgriBiancoDanza, Vidavè Company
Dar corpo allo spazio è uno spettacolo itinerante che invita il pubblico a scoprire come la danza può
trasformare e abitare luoghi diversi. In una sola serata, tre spettacoli unici si intrecciano in più repliche, creando
un’esperienza coinvolgente e dinamica. Un viaggio attraverso i diversi spazi del Teatro Il Maggiore, dove
corpo e ambiente dialogano, dando vita a nuove percezioni e modi di vivere il movimento.
I OFFER MYSELF TO YOU | Codeduomo
I offer myself to you nasce dalla volontà di incontrare, nella distanza, il pensiero, le parole e le immagini di
altre menti, altri corpi. Si articola intorno ad una riflessione sulla postura dell’attesa quando si è immersi nella
propria solitudine, e sul desiderio di lasciarsi attraversare ed orientare da altre voci. Per questa occasione il
mio invito si è rivolto a tre artistə per cui nutro profonda stima: Cristina Donà, Elena Giannotti e Alessandro
Sciarroni. A loro ho chiesto di raccogliere immagini, suoni, istruzioni e tracce suggestioni da consegnarmi
affinché potessi abitarle, viverle, agirle con tutto il mio corpo. Presentato in prima assoluta al teatro Teatro
Elfo Puccini per il programma Affollate Solitudine del festival Milanoltre 2021, il lavoro nasceva in un periodo
di distanziamento forzato, con la volontà di raccogliere umori, immagini e pensieri che avrei trasformato in
una drammaturgia da compiersi solo nell'atto performativo, in diretta, ogni volta in relazione al mio presente.
Così il lavoro si ricostruisce ogni volta in maniera estemporanea, nel tentativo di aprire una riflessione
sull'invisibile, con l'invito a osservare un corpo mosso da altre immaginazioni, un corpo che, nel suo fluire,
porta in sè presenze altrui mentre innescano paesaggi possibili.
Coreografia e danza Daniele Ninarello
Scores coreografici Cristina Donà, Elena Giannotti, Alessandro Sciarroni
SONICHOPS - l’innovazione danza al ritmo della birra | EgriBiancoDanza
Performance interattiva di danza e “suoni di birra” a cura di METS-Conservatorio di Cuneo e Compagnia
EgriBiancoDanza, nata da un’idea del compositore Gianluca Verlingieri sviluppata insieme al coreografo
Raphael Bianco nel 2022, per il Festival dell’Innovazione di Great-Innova. Lo spunto è dato dal libro
L’Inevitabile dello scrittore e giornalista Kevin Kelly, firma e anima di autorevoli riviste dal New York Times
a Wired, dove il futuro che ci attende viene descritto come plasmato da dodici “forze” o tendenze tecnologiche
inevitabili: visualizzare, condividere, interagire, tracciare, interrogare, fluire, cognitivizzare, filtrare ...
Ciascuna si porta dietro concetti quali la smaterializzazione, la decentralizzazione, il fluire da apparati fissi e
solidi verso realtà più eteree e intangibili, virtuali, aumentate. Una miriade di suoni è stata registrata nelle fasi
produttive e di consumo di una birra artigianale del cuneese nota a livello internazionale: dalla fermentazione
– la vera “voce” della birra - alla cottura, dall’imbottigliamento al confezionamento, fino al momento di
stappare, versare, bere. Da queste sonorità e dai loro “ritmi nascosti” il compositore Gianluca Verlingieri ha
creato dodici mini-composizioni, ciascuna collegata ad una delle tendenze di Kelly, sulle quali il ballerino
Vincenzo Criniti improvvisa creando altrettante coreografie “istantanee”, caratterizzate da task specifiche
immaginate dal coreografo Raphael Bianco. I gesti del danzatore sono inoltre tracciati da sensori programmati
da Cristina Mercuri, i quali interagiscono in tempo reale modificando, filtrando e rimescolando i suoni stessi,
richiamando metaforicamente, ancora una volta, sia le tendenze tecnologiche che il processo produttivo della
birra.
Coreografia: Raphael Bianco
Concept e composizione musicale: Gianluca Verlingieri
Danzatore: Vincenzo Criniti
Interattività e real-time digital sound processing: Cristina Mercuri
CORAGGIO. La sfortuna (Non) esiste | Vidavè Company
Il concetto di sfortuna è spesso attribuito a qualcosa di esterno e fuori dal nostro controllo, che ci fa sentire
impotenti di fronte ad eventi che riteniamo per noi negativi. Ma se invece ci assumessimo maggiore
responsabilità per ciò che ci accade, se affrontassimo la vita con più disponibilità al cambiamento, potremmo
sviluppare esperienze più piacevoli ed arricchire la nostra consapevolezza. Ma prima di tutto… la sfortuna
esiste? O è solo la nostra mente e tutto ciò che accade intorno a noi, nel mondo, su cui non possiamo avere
alcun controllo, a farci paura? Coraggio. La sfortuna (Non) esiste sviluppa una riflessione artistica intorno al
concetto del Sé, attraverso una composizione coreografica surrealista ricca in movimento e musica. Un assolo-
duetto dove un uomo si confronta con la sua mente e il suo alter-ego, raffigurando la complessità della psiche
umana che nasconde forse la sua vera forza nell’irrazionalità. Momenti di incoscienza si alternano ad altri di
amore con l’intento di acquisire il coraggio che serve per affrontare le difficoltà, districare i pensieri caotici,
ed imparare ad essere resilienti.
Coreografia e Danza: VIDAVÈ (Noemi Dalla Vecchia e Matteo Vignali)
Costumi: Francesco Iacovino
Luci: Erika Poletto
Musica: Roomful of Teeth, Dardust, Jacob Collier, Trio Ramberget
Con il sostegno di Movimento Danza Organismo di Promozione Nazionale, KOMMTANZ / Passo Nord di
Abbondanza/Bertoni e selezionata per la Vetrina del Network Anticorpi XL 2025
Creazione supportata da Cortoindanza 25, Narãnji Dance Platform 25, DirectionU30 25, CICBUNY 24,
Premio Twain Direzioni Altre 25.